Da tre generazioni - Pasetto Ortopedia

“Sebbene oggi nel nostro ambito la tecnologia computerizzata la faccia da padrone, personalmente continuo a lavorare in maniera tradizionale con la tecnica del calco in gesso, perché ritengo che la mano dell’uomo in ambito sia ancora lo strumento migliore”. Spiega Giovanna, “Nonostante seguiamo sempre un preciso protocollo di lavorazione, questo approccio tradizionale mi permette, ad esempio, di adattare e modificare in corso d’opera il presidio ortopedico a seconda delle necessità e dell’unicità delle esigenze del cliente. Dobbiamo sempre e comunque avere una diagnosi da parte di un medico per operare, nonostante siano molte le persone che vengono da noi di propria iniziativa, magari su consiglio di amici o parenti che sono già nostri clienti soddisfatti. Certo ci sono medici che ci forniscono indicazioni molto precise anche rispetto al presidio da realizzare, ma il più delle volte si tratta di trovare la soluzione migliore attraverso una nostra valutazione in laboratorio, e il nostro lavoro non si ferma qui. Una volta consegnato il presidio, infatti, rivedremo il paziente anche dopo qualche settimana per valutare la necessità o meno di ulteriori accorgimenti ed eventuali modifiche da mettere in atto. Resta il fatto che di fronte a problematiche di un certo tipo saremo noi a dirottare i nostri clienti da un medico specialista. Sembrerà una frase fatta, ma la nostra soddisfazione è la soddisfazione del nostro cliente, e sapere di essere riusciti a trovare la soluzione adatta al singolo problema”.